Questa
immagine raffigura una piccola parte del maestoso scenario offerto dalla catena
Himalayana.
In
quest’angolo di mondo ho incontrato imponenti Energie Spirituali … il (Silenzio
Interiore) …
La preziosa
semplicità della gente del luogo.
(dettagli)
La traduzione
di Sadhu, equivale a Santo Uomo.
Lungo il mio
peregrinare da un capo all’altro dell’India, ho avuto l’opportunità di
incontrare diversi Sadhu.
La loro
caratteristica è quella di condurre una vita che si basa sulla rinuncia dei
beni materiali,
per essere
maggiormente concentrati nel cammino spirituale.
Sono
considerati come tanti punti “Luce” che si muovono in questa dimensione
materiale.
La loro
presenza, funge come una spugna che assorbe le negatività,
create dalla
grande massa costituita da menti grossolane,
che
condizionano l’equilibrio naturale dell’Universo che ci ospita.
Le quattro
dimensioni, che comprendono; quella minerale, vegetale, animale
e umana,
sono tutte
soggette in eguale maniera alle varie infinite forme d’inquinamento che la
società,
considerata
civile, continua a produrre.
I Sadhu,
possiamo considerarli come membri della stessa famiglia del Grande Santo d’Assisi.
La forza della
loro fede, li rende come lo scintillio della Luce emanata da tanti piccoli fari.
Svolgono il
proprio compito tra le oscure acque del male e le nebbie costituite dal caos,
dal tumulto dei tempi odierni.
Desidero
porgere i miei umili omaggi a tutti gli operatori di Luce,
che grazie alla
purezza del loro cuore, aiutano l’umanità sofferente.