“Shamballa”


 

 

Incontro del 29/9/1993

 

 

Buonasera amorevoli fratelli e sorelle. Vorrei pregarvi, per creare ancora di più l'atmosfera, di abbassare ancora di più la luce, quello che a voi interessa non è la visione del mezzo. Che la benedizione dei Maestri sia con voi stasera, questa sera che le energie del plenilunio si avvicinano. Stasera, anche per far contento un caro fratello che si è cosi appassionato all'argomento, vorrei parlarvi di “Shamballa”. Shamballa, direte voi, sappiamo bene, da un libro che abbiamo letto ardentemente che cos'è, si, stasera però vorrei parlarvene in modo più specifico, in modo che quella visione sia più completa. Shamballa è nata ai tempi in cui i Signori di Venere decisero di scendere sulla Terra, Shamballa esisteva già, ma non come si è sviluppata dopo, Shamballa era un luogo in cui si ritrovavano dei saggi per pregare; i Signori di Venere scelsero quel posto, diversi di loro riuscirono ad incarnarsi e diventare poi dei Maestri di Saggezza, degli Avatar, altri invece, per la loro elevazione spirituale, continuarono ad operare etericamente. In molti dicono che Shamballa si trovi nel Deserto di Gobi, posso dirvi che da quando è stata menzionata la prima volta, questo nome è stato oggetto di pensieri dei più svariati, dai positivi ai negativi, perciò anche se si trovasse veramente nel Deserto di Gobi, per la prima cosa soltanto chi ha sviluppato l'occhio interiore e il cuore puro potrebbe vederla, per seconda cosa, esiste a tutt'oggi una seconda Shamballa che è al riparo dai pensieri negativi, perciò la Shamballa che voi avete conosciuto fino ad adesso non è più pura come lo era inizialmente, perciò è giusto che esista anche quest'altra Shamballa più occulta, che poi al momento giusto si rivelerà. Dal momento in cui i Fratelli Celesti decisero di mettere piede sulla futura Shamballa, una grande energia si riversò su tutto il pianeta, energia positiva  naturalmente, quest’energia viene loro inviata da entità elevatissime, che si trovano anche oltre il vostro sistema solare.

 

Shamballa è la sede della Volontà, dell'Amore, dell'Intelligenza. L'energia di Shamballa si riversa su due fronti: il primo direttamente nella Gerarchia Celeste, di cui vi parlerò la prossima volta, il secondo canale, direttamente sull'umanità, e questo grazie anche attraverso persone come voi, che hanno intrapreso un cammino spirituale puro e attivo. Ma non solo, l'energia di Shamballa si divide, si differenzia in tre grandi stati: la prima si può chiamare l'energia di purificazione, la seconda l'energia di distruzione, la terza l'energia di organizzazione. La prima, l'energia di purificazione, vuole livellare la materia grezza allo spirito, vuole portare la materia grezza a quella vibrazione; l’energia di distruzione invece distruggerà la materia grezza per far sì che lo spirito possa vagare puro e libero; la terza, orga­nizza quest’energia che racchiude le prime due. Dovete sape­re che questo tipo d’energia è sempre in movimento, ma in due periodi molto particolari si è manifestata molto intensa­mente, uno è stato ai tempi della terra di Lemuria, il secon­do, e già in parte ve lo avevo accennato, ai tempi di Atlanti­de, in cui ci fu la lotta tra i Signori dell'Ombra e i Signo­ri della Luce.

Vi ho detto che difficilmente chi non ha sviluppato certe qua­lità può vedere Shamballa e allora sarà ancora più difficile entrarci, entrarne a far parte, ma questo è vero solo in par­te, se voi, come già da tempo vi dico, cominciate a sviluppa­re dentro di voi l'Amore e lascerete che il diamante che ave­te nel petto possa brillare apertamente, beh, sarete già sul­la buona strada e molte porte si apriranno, dovete far sì che questa strada vi porti alla Coscienza Divina, alla Ragione Pura, alla Volontà Divina, al Divino Amore, alla Luce.

Quando voi avrete sviluppato dentro di voi tutto questo, Shamballa sarà vostra e voi stessi sarete dei degni rappresentanti.

 

Vi potrà sembrare difficile, arduo, quasi impossibile, non avete mai pensato, anche se ho cercato di suggerirvelo, che se noi vi diciamo tutto questo, voi potete essere dei veri protago­nisti, ma non per farvi sentire grandi, importanti, ma perché probabilmente questo tipo di realtà, anche se non a que­sti livelli, ma questo tipo di realtà vi appartengono di già, e allora perché non fare uno sforzo in più e far sì che tut­to quello che avete appreso in passato possa essere soltanto rispolverato e portato alla Luce? Quella descrizione che vi ho fatto, delle caratteristiche che ci vogliono per entrare a far parte di questo mondo, di questa Isola Bianca, di que­sta Isola Pura, vi sentirete un pò scoraggiati, non è cosi fratelli, questo deve essere uno sprone per voi, per vedere più in alto, più avanti, ma non solo, ma più profondamente e più chiaramente dentro di voi, delle vostre potenzialità che ci sono, ma che devono soltanto essere portare fuori.

Basta soltanto crederci, esserne convinti, sentirlo dentro al petto e tutto questo, tutta questa meraviglia potrà aprir­si ai vostri occhi interiori, al vostro cuore. L'altra volta vi ho parlato ancora del vostro schema plane­tario, vi ho accennato che ci sono dei periodi tra un ciclo e l'altro, come ha detto un caro fratello la volta scorsa, questi periodi vengono chiamati Manvantara e Prala­ya, nomi per voi strani. Manvantara significa attività e Pralaya significa riposo. Questi si trovano sempre dopo dei lunghi periodi, dei cicli evolutivi, questi aiutano poi il formarsi di nuove forme, di nuovi pensieri, ma non solo, perché nella vita di tutti i giorni potrei paragonarli al vostro giorno, alla vostra notte, Manvantara potrebbe esse­re il lavoro che svolgete tutti i giorni, la vostra attivi­tà, il Pralaya  il riposo. In questo momento vi trovate in una situazione un pò strana, almeno lo spero, perché dovre­ste essere contemporaneamente Pralaya e Manvantara, perché siete attivi nonostante che vi ritrovate la sera, o perlomeno spero che questi miei discorsi non vi abbiano fatti cadere in un profondo Pralaya.

 

Vi ho parlato di catene, ma non siete curiosi di sapere cosa succederà a questa terra al momento che passerà di catena?

La Terra diventerà un pianeta morto, ma questo non vi deve rattristare, visto che per voi la morte non esiste, come lo è la Luna adesso, un pianeta che poi andrà incontro alla di­sintegrazione, ma questo a voi non deve interessare, perché sarete già su altri piani, su altre evoluzioni. Pensate per un attimo, cercate di fare mente locale alle razze di cui io vi ho parlato e pensate ad una cara sorella che in questo momento è in un periodo particolare della sua vita, perché sta aspettando il primo figlio di questa vita, pensate che i mesi che si susseguono, le mutazioni che avvengono fisi­camente, siano dovute al caso? Certamente no, per cercare di chiarirvi le idee sulle razze, posso fare questo parago­ne: se pensate a quella piccola creatura che si sta svilup­pando, pensatela entro i primi tre mesi, quelle potrebbero essere le evoluzioni delle prime tre razze, il quarto mese la quarta razza, il quinto mese la quinta razza, in cui quasi tutto si è sviluppato e la sesta, la settima razza il se­sto e il settimo mese, in cui ancora di più la perfezione si fa presente. So bene che i mesi della vostra gestazione ter­rena sono nove, ma ho cercato di portare avanti questo para­gone perché voi possiate avere più chiare l'evoluzione della razza che, più in piccolo, si ripete, questo sempre per quel­lo che riguarda la forma fisica.

 

Sapete fratelli, il mio parlare stasera è molto gradevole, il mio parlare, potrei dire, di casa mia, riempie il mio cuore di gioia; siete seguiti da molti fratelli, questi certamente potrei dire che provengono sempre dal solito punto, ci sono va­ri livelli di questi fratelli, di questi Maestri, diciamo che da un capo, poi la Gerarchia si suddivide e poi via via sem­pre rami più sottili e comunque posso assicurarvi che anche se le vostre Guide, o chi avete vicino in questo momento, pos­sono provenire da dei rami sottili, posso assicurarvi che la Fonte è quella, la Fonte Unica, Pura, perciò non dovete che rallegrarvi. Ho parlato di Shamballa paragonandola a "casa mia", non è stato un vezzo, diciamo che più che altro è un “quartier ge­nerale” da cui io stesso dipendo. Posso dirvi che attualmen­te sono incarnato e per venire a voi devo fare un lungo viaggio, anche se la mia sede attualmente è qui, sulla Terra. Lavoro in stretta collaborazione con i due Maestri che mi ac­compagnano. Si, possiedo anche io un corpo, anche se natural­mente è un pò più raffinato di quello che avevo prima; chi ha letto qualche mio libro, avrà letto anche la mia descri­zione, posso dirvi che anche il mio naso è migliorato: l'evo­luzione porta anche questi vantaggi! Domanda al Maestro: Scusa, puoi dirci dove risiedi adesso? - Risposta: Direi che, anche se fisicamente il paragone non è fattibi­le, risiedo molto vicino a Shamballa, risiedo nelle montagne dell'Himalaya, dove molto vicino ho i luoghi dove ho passato la mia ultima incarnazione. Sono luoghi impervi, ma non sen­to nè rigidezza, nè mi circondo di lussi, la mia dimora è semplice e viene divisa con altri fratelli, anch’essi molto impegnati nell'opera energetica di rinnovamento.

 

Ho voluto parlarvi un pochino di me, perché è giusto che io vi racconti qualche cosa anche della mia vita terrena e non terrena. In questo momento sono in meditazione nella mia piccola stan­zetta e posso proiettare il mio pensiero a lei che lo riceve, per distribuirlo a voi; la posizione che lei assume non è do­vuta al caso, è stata adottata per maggiormente facilitare la sintonia, ma non solo perché io stesso assumo questa posizio­ne, ma perché cosi i centri sono allineati, ed è più facile la ricezione. Domanda al Maestro: Il tuo corpo fisico, materiale di ora è consapevole di essere il Tibetano e quindi di apportare il suo contributo al mondo? - Risposta: Certamente, soltanto per certi tipi di persone che ancora non hanno la coscienza questo è oscuro, ma se pensate che voi stessi siete coscienti, forse in piccola parte, del lavoro che vi aspetta, ancora di più io sono cosciente, non solo del lavoro che mi aspetta, in futuro, ma del lavoro che devo svol­gere ora, adesso, perché non dimenticatevi che il futuro è anche adesso. Continuo la descrizione, vedo che v’interessa: abitualmente dedico molto tempo alla meditazione, perché que­sto mi facilita per l'emanazione d’energie sul vostro piane­ta, e a questo punto, anche sul mio pianeta. Ma naturalmente non solo questo, i diritti e i doveri si devono eguagliare, in uguale proporzione; ho mantenuto il mio aspetto di monaco tibetano, perché così mi è stato chiesto di fare, perciò por­to soltanto la tonaca, che è dovuta al mio rango, ho la testa rasata e attualmente direi che non sono molto vecchio, anzi. Domanda al Maestro: Quanti anni hai? - Risposta: Diciamo, anche se la domanda è molto buffa, visto che qui parliamo di razze, di pianeti, comunque visto che è la descri­zione del mio corpo fisico, posso dirti che la mia età mate­riale si aggira attorno ai 40 anni o poco meno. Domanda al Maestro: Allora dall'ultima incarnazione, a quell’attuale sono passati pochi anni! - Risposta: Sono passati pochissimi anni, sono andato a recuperare il mio corpo, che ìl mio fedele Maestro custodiva, per dar luo­go ad una rigenerazione delle cellule e subito, con una co­scienza pronta, ho ripreso il mio lavoro. C'è bisogno di ani­me che si impegnino e non potevo rimanere tranquillo, come dite voi, a girarmi i pollici e a dominare la situazione dal­l'alto, su una nuvoletta celeste! C'è bisogno di impegno, di molto impegno. Il mio grande Maestro mi ha aiutato molto, anche in questo, ed è anche per rispetto a lui che continuo ad indossare la tonaca di un semplice monaco tibetano.

 

Bene, mi fa piace­re che un pò di curiosità siano state levate, curiosità legit­time, curiosità simpatiche, ma ci vuole ogni tanto una serata un pò più tranquilla, un pò più leggera, visto che ora come ora trovate un pò di difficoltà ad entrare in tutto il si­stema che io vi ho enunciato fino ad adesso. Bene, per ricreare l'armonia, mentre vi saluto, prendete la mano dei vostri fratelli che avete vicini, pensate con amore ad ognuno dei presenti e ad ognuno degli assenti, se il vo­stro amore è sincero, questo arriverà e penetrerà nel cuore di ognuno, anzi, la forza sarà ancora maggiore. Fratelli cari, che questa unione fisica possa essere sempre più Spirituale, che questo non sia soltanto un gruppo di ricerca, ma un gruppo d'Amore. Che la pace, la Serenità, la Benedizione di tutti i fratelli invisibili arrivi su di voi, a presto fratelli.



 


La pace sia con voi